Finalmente abbiamo un ingaggio per la nostra band!



E' successo. Finalmente ce l'abbiamo fatta.
Dopo mesi passati a martellare di telefonate ed email qualsiasi location dove si astrattamente si può suonare, dallo stadio di San Siro alla bancarella del porchettaro ambulante notturno situato in zona trans e conosciuto come "Il Merda", finalmente un locale ci ha risposto: è interessato al nostro personalissimo mix di progressive anni '70, death metal e rumorismo da avanguardia dadaista.

Corro a dirlo ai membri della mia band, incontrandoli in una sala prove ricavata in un garage ammuffito dove stipiamo un totale di 85'000 euro di strumentazione, e gli dico la grande notizia:

"Finalmente ABBIAMO UN INGAGGIO!"


SSSSSIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII! il coro è unanime.

"Un locale che ci PAGA ANCHE IL RIMBORSO BENZINA!"

SSSSSSSSSSSSSSSSSSIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!! la folla è in delirio.

"CINQUANTA EURO!"

(a questo punto il batterista e il bassista si mettono a pomiciare)

"ed è un PRESTIGIOSISSIMO AUTOGRILL DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO!" (il che significa che da Perugia dovremo spendere circa 160 euro di sola benzina a macchina).

(....momento di esitazione pensierosa....) ...PRENDE BENISSIMO!!!


La partenza consta di 3 macchine: una per il batterista e la fidanzata, che ha tutto il sedile dietro ed il portabagagli occupati da una batteria delle dimensioni di un aeroporto, perchè lui suona "solo con la roba sua", una con me (il chitarrista), il cantante, il bassista, la fidanzata del bassista e i rispettivi strumenti, ed infine una con il tastierista, l'altro chitarrista, le rispettive fidanzate e qualche zaino con i cambi.

Bisogna essere lì alle 5 del pomeriggio per i soundcheck etc, quindi si parte la mattina presto, chi lavora prende le ferie perchè è un martedì di febbraio, ma non importa: siamo pronti a spaccare il culo, e le fidanzate sono pronte a vedere il bagno di folla del loro uomo, e a tenerlo d'occhio da eventuali groupie.

Arriviamo in questo prestigioso autogrill, dopo aver mandato in fumo l'intero ipotetico rimborso benzina solo per pagarci l'autostrada, e scopriamo che è poco più che un trogolo medievale, di quelli coi cessi con gli appuntamenti dei camionisti scritti col pennarello:


Il proprietario, che non ha fatto alcuna pubblicità, ci dice che suoneremo in un sottoscala vicino all'entrata, nella speranza di far restare qualcuno nel locale a sentire la musica e bere qualcosa in più, anzichè vendergli solo la solita combo "caffè, mini salamini beretta, pornazzo, marlboro rosse, grattaevinci" e farli andar via.

"Ok! può andare! finalmente potremo esprimere l'oceano infinito di emozioni che fluisce attraverso di noi!" esclamo fiducioso, anche se vedo già che qualche fidanzata inizia ad avanzare delle obiezioni sul senso della nostra trasferta, ed alcuni dei loro servi della gleba sembrano annuire di nascosto.

Mi rivolgo all'orso grizzly che si presenta come il proprietario della baracca:

"va bene, allora a che ora inizia il sound check?"

"il sound CHE?"


"non importa, abbiamo suonato anche in condizioni più di fortuna" (non è vero).

Montiamo i nostri strumenti, collocati fra la vetrina con le rustichelle scongelate tre giorni fa e il bancone della letteratura erotica col 50% di sconto;

per fortuna troviamo a disposizione un mixerino ed un paio di casse, segno che qualche altra anima pura è stata attratta in questo buco nero che divora i sogni, e proviamo, a volume praticamente impercettibile a improntare un line check.

Del resto dobbiamo stare qui altre QUATTRO ORE prima dell'inizio previsto del concerto, tanto vale scaldare le dita e vedere se funziona tutto, e visto che abbiamo speso in strumenti approssimativamente il budget per un villino per essere pronti a momenti come questo, funziona tutto.

Finalmente, dopo ore di nulla cosmico passate ad osservare le rotoballe immobili nel campo di grano al dilà della superstrada e cercare una connessione 3g senza esito, arriva l'ora di suonare.

Dopo due canzoni, profonde metafore della vita tratte da un gigante della letteratura horror americana dei primi del '900 che spingono gli avventori ad allontanarsi il più possibile dalla nostra zona spostandosi in quella dei dildi a motore, arriva il momento che ogni musicista teme:

"ragazzi, state andando bene, ma potete ABBASSARE IL VOLUME DELLA BATTERIA?"

"Eh ma non si può, cioè non è microfonata"

"allora potete dire al batterista se suona PIU'PIANO?"

Ci giriamo verso il batterista che ha già capito il problema. Ci guarda con un'espressione come se gli avessimo sparato al cane, e sa che dovrà cercare di suonare DEATH METAL più delicatamente.

Riprendiamo a suonare, riuscendo a tirar fuori anche un'onesta prestazione nell'indifferenza se non nel fastidio generale, ed alla fine esultiamo di fronte agli applausi di sincera pietà delle fidanzate presenti.

Bene! Ci siamo fatti il culo ma ne è valsa la pena: ora godremo del frutto agognato di tanta fatica: "tranquilli ragazzi, vado a parlare io col gestore, sapete che io so trattare con questo tipo di persone".

(e mi avvicino a questo armadio a 4 ante che parla a malapena l'italiano)

"Allora, com'è andata, le siamo piaciuti?"

"si.. si... mi siete sembrati molto moderni... mi avete ricordato in certi frangenti i Modà".

"...ecco... comunque ora dovremmo andare, allora come da accordi via email che ho stampato, adesso ci dovrebbe dare 50 euro..."

"certo, prendete quello che volete! sono 50 euro di buono sconto da spendere in quello che volete qui dentro!"


"Ma qui c'è scritto 50 euro da spendere in quello che volete" e basta, pensavo che ci dava una banconota!"
"ma no, è ovvio! si capisce benissimo dalla mail!"
Sull'orlo della crisi di nervi, ma consapevole del fatto che il bolzanese è alto circa due metri per 109kg, prendo il buono e mi preparo alla montagna di merda da parte dei membri della band, con le fidanzate pronte a fungere da catapulta.

"allora, abbiamo 50 euro da dividerci in 6, cioè 8,3 periodico euro a testa da spendere qui dentro, non spendibili in benzina. Non chiedetemi perchè non ce li danno in contanti, chiedetelo alla versione con l'alopecia di Hagrid dietro al bancone".
Inspiegabilmente tutti sembravano aspettarsi la ciliegina sulla torta, e si accingono a pagare l'intero incasso pro-capite tra bottigliette d'acqua a 3 euro, confezioni di Grisbì vendute a 5, rustichelle col prezzo ancora in lire e salamini baby Beretta. Ovviamente tutti devono farci la giunta di tasca loro.
Prima di partire, ci accorgiamo che il tastierista è in bagno da mezz'ora, dopodichè lo vediamo uscire fianco a fianco con un camionista dai baffi a manubrio che sembra uscito dal cast di Sons of Anarchy, ed alcuni di noi hanno l'impressione che quest'ultimo gli lanci un'occhiata di intesa prima di andarsene per la sua strada.


Bene, ri impacchettiamo tutta la strumentazione, rifacciamo altri 160 euro di pieno, il camion accanto a noi passa suonando il clacson ritmicamente, ed è tempo per noi di tornare a casa.
Potremo scrivere su Facebook lunghi post di ringraziamento per le folle oceaniche, postare un po'di foto prese da angolazioni strategiche per nascondere il fatto che il pubblico in realtà era composto solo dalle fidanzate dei membri, e da domani saremo pronti ad una nuova avventura!
Nel frattempo il locale continuerà a cercare band, e a trasformare sogni in merda, come ci suggerisce un noto meme:



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