Oggi ho deciso di fare un piccolo regalo natalizio alla ex me, a tutte le donne, a tutte le amiche che vedo annaspare nel mare dei rapporti sentimentali ai tempi dei social e proporre loro qualcosa da condividere compulsivamente a scopo puramente divulgativo e didattico.
Insomma, se volete potete anche taggare il soggetto che tanto vi sta facendo penare, per esortarlo o mortificarlo, decidete voi.
Da sempre incarognita col genere maschile, neanche un felice fidanzamento ha placato la mia sete di ancestrale vendetta. Dopo aver pescato a caso tra mille traumatiche esperienze, voglio infatti affrontare un tema tanto spinoso quanto attuale: Il morto di figa.
Si insomma, quella figura mitologica, un po’ uomo un po’ Jerry Calà, che tutte, belle o brutte, magre o grasse, Megan Fox o Susanna Camusso, abbiamo avuto il (dis)piacere di incrociare nel lungo cammino della vita.
Quello nato probabilmente con i Vitelloni di Fellini, poi passato per la mano che scivola giù per il fianco sulle note di Bobby Solo, Camaleonti e Dik Dik, arrivando ai paninari degli anni ’80 prima e ai vari Brandon Walsh e Dylan McKay poi (tra l’altro, qualcuno si ricorda se alla fine David Silver ce la faceva a trombarsi quella scopa bionda di Donna? Tanto romantico e stoico quanto pieno di calli sulle mani, poveretto, se la meritava tutta anzichè fracassare le balle a tutto il liceo con la sua imbarazzante carriera di Dj. Ma vabè, non divaghiamo).
Ecco, questo soggetto inizia la sua inesorabile scalata al successo con i primi telefoni cellulari.
Come dimenticare i vari squilli ad ogni ora del giorno, ma soprattutto della notte? Che più che un “ti sto pensando” suonavano come un “ti ho appena pensato. Poi ho pulito tutto e ho tirato lo scarico”.
Ma almeno a ben ripensarci, avevano un qualcosa di vintage e di lontanamente simile ad un corteggiamento.
E poi c’era il re degli sms:
“Che fai? Risp. se vuoi”.
Cioè. Risp se vuoi.
No cazzo, non voglio risp! Innanzitutto perché probabilmente aveva interrotto la partita definitiva a Snake, quella decisiva, ce l’avevi quasi fatta, merda!
Come dimenticare i vari squilli ad ogni ora del giorno, ma soprattutto della notte? Che più che un “ti sto pensando” suonavano come un “ti ho appena pensato. Poi ho pulito tutto e ho tirato lo scarico”.
Ma almeno a ben ripensarci, avevano un qualcosa di vintage e di lontanamente simile ad un corteggiamento.
E poi c’era il re degli sms:
“Che fai? Risp. se vuoi”.
Cioè. Risp se vuoi.
No cazzo, non voglio risp! Innanzitutto perché probabilmente aveva interrotto la partita definitiva a Snake, quella decisiva, ce l’avevi quasi fatta, merda!
E poi perché in genere ad inviarti il suddetto messaggio di testo o lo squillo notturno era sempre il cesso di cui non te ne poteva fregar di meno. E allora lì seguiva uno squillo, poi un altro…e un altro ancora e nel giro di qualche giorno la cosa scemava.
Parlo del tipo (nel 90% dei casi fidanzato – beh, ma sai…è un periodo di crisi – e in procinto di inserire la batteria di pentole nella lista nozze ) che ti scrive in privato e ti chiede di “vedersi per un caffè”…Ok, in un bar? In facoltà? Che ne so...alle macchinette dell'ospedale?
“No no…a casa mia!”.
Aaaah…bei tempi. Chi l’avrebbe mai detto che anni più tardi tutto ciò sarebbe stato inserito nel codice penale all’art. 612-bis sotto il nome di Stalking.
Ma, tornando a noi, è solo con l’avvento dei moderni social network che questa figura raggiunge il nirvana, l’acme, trova la sua isola felice.
Tralascerò Badoo (hai cam?Cosa indossi in questo momento?Mi mandi una foto?)…Se volete essere incriminati per sfruttamento della prostituzione iscrivetevi pure.
Vado subito al social più amato dai nostri idoli: FACEBOOK.
Ecco…vorrei che ogni uomo della terra diventasse donna per un giorno e capisse cosa sto cercando di dire.
Parlo del 50enne che potrebbe essere tuo padre e ti scrive in bacheca “Grz per l’amicizia”; in lizza solo col mediorientale Abdul Salam Ahhjbaket, militante dell'Isis, da cui tutte, almeno una volta, abbiamo ricevuto una richiesta di contatto o un improbabile messaggio “sciao bela” finito tra lo spam.
E che dire del perfetto sconosciuto che passa le giornate smanettando (e smanettandosi) per profili alla ricerca della sua vittima e poi accade questo:
Vado subito al social più amato dai nostri idoli: FACEBOOK.
Ecco…vorrei che ogni uomo della terra diventasse donna per un giorno e capisse cosa sto cercando di dire.
Parlo del 50enne che potrebbe essere tuo padre e ti scrive in bacheca “Grz per l’amicizia”; in lizza solo col mediorientale Abdul Salam Ahhjbaket, militante dell'Isis, da cui tutte, almeno una volta, abbiamo ricevuto una richiesta di contatto o un improbabile messaggio “sciao bela” finito tra lo spam.
E che dire del perfetto sconosciuto che passa le giornate smanettando (e smanettandosi) per profili alla ricerca della sua vittima e poi accade questo:
Parlo del tipo (nel 90% dei casi fidanzato – beh, ma sai…è un periodo di crisi – e in procinto di inserire la batteria di pentole nella lista nozze ) che ti scrive in privato e ti chiede di “vedersi per un caffè”…Ok, in un bar? In facoltà? Che ne so...alle macchinette dell'ospedale?
“No no…a casa mia!”.
Nei miei personalissimi annali annovero anche un "Vieni da me? Ti offro un mirto..."
Si, avete letto bene, UN MIRTO. Ore 01:30 a.m. (la leggenda narra che quella volta, a strategia, Napoleone fu battuto 6-0;6-0).
Parlo anche di quello che nel periodo in cui sei stata single ha perso l’uso dell’indice, e conseguentemente delle impronte digitali per metterti “mi piace” a qualsiasi cosa, anche allo status in cui ti lamenti del ciclo, del meteo e dello smalto che non s’asciuga mai, oppure alle foto in cui si vede anche un atomo infinitesimale di tetta.
E tu, in preda agli ormoni, o forse alla primavera o magari ad una cieca disperazione hai anche pensato “Mah…vabbè, dai, magari parlandoci…”
Poi li incontri faccia a faccia e hanno la reattività, la parlantina e la verve di Andreotti durante la sua famosa paresi in diretta a Buona Domenica. (Presidente?...PRESIDENTE???)
Parlo anche di quello che nel periodo in cui sei stata single ha perso l’uso dell’indice, e conseguentemente delle impronte digitali per metterti “mi piace” a qualsiasi cosa, anche allo status in cui ti lamenti del ciclo, del meteo e dello smalto che non s’asciuga mai, oppure alle foto in cui si vede anche un atomo infinitesimale di tetta.
E tu, in preda agli ormoni, o forse alla primavera o magari ad una cieca disperazione hai anche pensato “Mah…vabbè, dai, magari parlandoci…”
Poi li incontri faccia a faccia e hanno la reattività, la parlantina e la verve di Andreotti durante la sua famosa paresi in diretta a Buona Domenica. (Presidente?...PRESIDENTE???)
Di norma, i suddetti poi ti inviano un messaggio privato alle 5 del mattino del tipo “Stasera eri bellissima, avrei voluto offrirti qualcosa o parlare di più ma c’erano le tue amiche (manco girassi con le Femen)…sarà per la prossima!”
Ovviamente per “prossima” intendono “la prossima vita”. Scoprirai anni dopo che per evitare una conversazione normale con te si erano arruolati nella Legione straniera.
Saremo costrette a subire un’ulteriore evoluzione di questa sottospecie di fagiano, figlio delle moderne tecnologie? No perché in tal caso una prossima era glaciale, l’Armageddon tanto profetizzato, l’ultima alba…non sarebbero accolti poi con così grande disappunto.
Cazzo. Parlate, interagite. E se va male…STI CAZZI.
Ovviamente per “prossima” intendono “la prossima vita”. Scoprirai anni dopo che per evitare una conversazione normale con te si erano arruolati nella Legione straniera.
Saremo costrette a subire un’ulteriore evoluzione di questa sottospecie di fagiano, figlio delle moderne tecnologie? No perché in tal caso una prossima era glaciale, l’Armageddon tanto profetizzato, l’ultima alba…non sarebbero accolti poi con così grande disappunto.
Cazzo. Parlate, interagite. E se va male…STI CAZZI.
Il rischio di passare per sfigati maniaci con l’approccio da defunto di vagina è molto più alto.
Prendete un minimo di coraggio e siate persone normali, che magari è la volta buona che quella tanto figa, che fissate con gli occhi da bovino affetto da mucca pazza da due anni, ogni venerdì sera, nello stesso locale, nello stesso punto della pista, deciderà che alla fine varrà proprio la pena di conoscervi, e che non siete un gufo impagliato parte del mobilio.
Chiudete ‘sto maledetto facebook e come diceva il saggio Ruggero De Ceglie al figlio Gianluca:
“Smettela de martorizzatte de pippe davanti a ‘sto computer!”.
Colgo l'occasione per fare i miei personalissimi auguri di Buon Natale a tutti voi, Compresi i morti di figa.
Prendete un minimo di coraggio e siate persone normali, che magari è la volta buona che quella tanto figa, che fissate con gli occhi da bovino affetto da mucca pazza da due anni, ogni venerdì sera, nello stesso locale, nello stesso punto della pista, deciderà che alla fine varrà proprio la pena di conoscervi, e che non siete un gufo impagliato parte del mobilio.
Chiudete ‘sto maledetto facebook e come diceva il saggio Ruggero De Ceglie al figlio Gianluca:
“Smettela de martorizzatte de pippe davanti a ‘sto computer!”.
Colgo l'occasione per fare i miei personalissimi auguri di Buon Natale a tutti voi, Compresi i morti di figa.
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