Il Vulcaniano Videoludico: 10 Retrogames che hai amato e ami ancora Parte 1

Buonasera a tutti e benvenuti ad una nuova puntata de "Il Vulcaniano Videoludico".
Oggi parliamo di quanto siamo vecchi.
Siamo orrendamente vecchi, ed in quanto tali ci troviamo nella trappola generazionale che ci porta a pensare che la musica che ascoltavamo da giovani era migliore, che i videogames a cui giocavamo erano migliori, che i film che guardavamo erano migliori di quelli di oggi.

Forse erano migliori secondo il nostro punto di vista soggettivo, perchè eravamo noi ad essere migliori e più felici rispetto ad oggi?

No. Era tutto oggettivamente meglio. Compresi i videogiochi.

Il Vulcaniano quindi oggi vi propone di aprire il vaso di Pandora della memoria, pieno di ricordi, aspettative non realizzate, lacrime, letterine d'amore non consegnate e copie del Postalmarket cementificate, per andare a ripescare i giochi che ci facevano impazzire all'epoca, e visto che anche i tempi moderni non sono da buttare vi comunico, se ancora non lo sapevate, che se digitate su Google il nome del gioco seguito da "Play Online" è molto probabile che troverete un emulatore in flash per fare un tuffo di nuovo in questi capolavori.

10) Double Dragon: "il Doppio Drago" citato anche nel film "Il Piccolo grande mago dei Videogames". Un gioco che ha fatto epoca, tra i primi nel suo genere, con la ragazza che ti viene rapita all'inizio da una gang di picchiatori, e te, il protagonista dai capelli alla Bobby Solo, dovrai farti strada a suon di pugni. Giocabile anche in 2, per ritrovarsi in risse degne di Bud Spencer.



9) Sonic the Hedgehog: La risposta della Sega a Super Mario. Un riccio blu velocissimo, che corre in mondi dai colori lisergici raccogliendo anelli e liberando i suoi amici animaletti, trasformati in malvagi robot da uno scienziato pazzo. Questo gioco è dotato di musiche che una volta ascoltate si impiantano nel cervello e lì rimangono per sempre.



8) Altered Beast: Un gioco geniale, ambientato in un'antica Grecia con elementi fantasy; 
i protagonisti risorgono dalla tomba per salvare la dea Atena, e prendendo a calci un lupo a due teste i nostri eroi diventano più muscolosi. 
Facedolo di nuovo diventano steroidatissimi.
Facendolo una terza volta diventano temibili ibridi tra umano e animale, ed è la cosa più figa del gioco, anche se eticamente c'è qualcosa di orrendamente sbagliato in tutto questo.



7) F-Zero: uno dei primi giochi a sfruttare bene il chip "Super FX" che il Super Nintendo aveva in più rispetto al Megadrive. 
Corse di navicelle spaziali su colorati scenari futuristici, velocità, scontri all'ultimo sangue, un gioco dal quale è quasi impossibile (tuttora) staccarsi, una volta che si prende il via.




6) Strider: capolavoro assoluto, nel quale si immagina che la guerra fredda non sia mai finita, e che nel futuro solo un uomo, un ninja giapponese, sia in grado di fermare lo strapotere comunista.
Tra salti acrobatici, colpi di spada, robot che brandiscono falci e martelli, questo gioco difficilissimo ha segnato la storia dei videogames al punto che ha prestato il suo nome anche ad una fighissima heavy metal band italiana.



5) Street Fighter 2: quasi non c'è bisogno di presentazioni, ma visto che magari qualche lettore è molto giovane potrebbe non avere ben chiaro l'impatto che questo gioco ha avuto nel mondo dei videogames. Prima di questo sì, c'era qualche timido tentativo di fare dei picchiaduro ad incontri 1 contro 1, ma sempre senza successo.
Dall'uscita di questo gioco, che è diventato probabilmente il più diffuso nelle sale giochi di tutti i tempi, sono nati un'infinità di cloni, siamo nell'ordine delle centinaia, e la cosa incredibile è che la qualità di SF2 era talmente alta che tuttora il gioco risulta attuale e divententissimo.



4) Probotector / Contra: Questo gioco è uscito in America e Giappone con il nome "Contra", e parlava di due soldati che dovevano sgominare un'organizzazione militare da soli, come nella più classica tradizione dei film d'azione anni '80. 
In Europa la cosa è sembrata troppo violenta, quindi la Konami, la casa produttrice, cambiò il nome in Probotector e rese i due protagonisti due robot, per non urtare gli animi più sensibili.
Il gioco è molto divertente, molto veloce, molto punitivo, ed in due diventa una vera e propria droga.



3) Super Mario World: probabilmente il miglior platform di tutti i tempi. Perfetto in ogni dettaglio, frutto di una messa a punto a regola d'arte che fa sì che sia quasi impossibile staccarsi dal pad: l'uscita di questo gioco incluso nella confezione del Super Nintendo, da sola, fu sufficiente per sconfiggere la Sega ed il suo Megadrive nella guerra fra console degli anni '90. Guerra dalla quale poi la Sega non si riprese più del tutto, ed entrò in un declino che la portò ad essere alla fine fagocitata dalla Nintendo stessa, che ora realizza giochi con Sonic e Super Mario insieme.



2) Mortal Kombat: la risposta americana a Street Fighter e all'ondata infinita di cloni giapponesi.
Questo gioco è stato tra i primi (secondo solo a Pit Fighter) ad utilizzare personaggi ripresi con una videocamera anzichè disegnati, ed il salto di qualità dato dal fotorealismo e dalla violenza inaudita delle mosse finali ha fatto sì che il franchise sbocciasse con una serie interminabile di seguiti, al punto che oggi sta per uscire nei negozi il decimo capitolo.



1) Tumblepop: lo so, in pochi se lo aspettavano. Questo gioco, nato sulla falsariga di Bubble Bobble, Snow Bros, Pang etc, in realtà è il più divertente di tutti, e l'unico che ancora mi capita, nelle calde domeniche pomeriggio estive, di rispolverare e finire di nuovo. Se non lo avete ancora provato fatelo, è divertentissimo.




Scritto da:

Share on Google Plus

About AtoragoN

    Blogger Comment
    Facebook Comment

0 commenti :

Posta un commento