Il Dio della gente lenta





Buongiorno/buonasera/buonanotte amici telespettatori, il post di oggi tratta un argomento molto caro a tutti coloro che si ritengono ansiosi, sempre di fretta o sempre in ritardo: la gente lenta, quella meravigliosa categoria di persone che ha deciso di godersi la vita al rallentatore impedendoci di vivere normalmente la nostra, sempre scandita da secondi importanti che potrebbero fare la differenza (o, semplicemente, ansiosi di finire una cosa in fretta per iniziarne un'altra, sempre di fretta). Oggi voglio parlarvi di quella categoria di persone che sembra essere sempre in vacanza e di quel sano nazismo che vi sale ogni volta che vi trovate la via ostacolata da persone che, più che camminare, si trascinano con estrema fatica verso la vostra stessa direzione o, peggio, vanno in stand-by senza preavviso alcuno costringendovi a implorare il loro fabbricante, il dio della gente lenta, a prendere provvedimenti.
Più che un discorso vero e proprio vorrei esporvi le situazioni che, secondo me, sono in grado di far schizzare il nazismo immediatamente all'altezza degli angeli, di quelli che insegnano a fare le cose ai vips appena trapassati:


SITUAZIONE NUMERO UNO, "il vecchio col cappello":
Non so se vi è mai capitato di ritrovarvi a camminare su un marciapiede piuttosto trafficato e di ritrovarvi davanti persone che, all'improvviso, inchiodano e si guardano intorno, catatonici. Facendo un paragone stradale (e solo il dio della gente lenta sa quanto profondamente io odi guidare) è come trovarsi sulla Genova-Ventimiglia il giorno prima di un ponte primaverile: macchine su macchine, su macchine su tedeschi, su camion su macchine che procedono ad una velocità costante e sostenuta. Voi siete sulla corsia di sorpasso e il "vecchio col cappello" davanti a voi inchioda senza il minimo senso. Ecco, il nazismo che provo è più o meno lo stesso quindi, "vecchi col cappello" che vi ostinate a guidare e/o a camminare davanti a me, per favore, inchiodate solo di fronte a un dirupo/un muro/un drago/un'altra macchina ferma di fronte a voi.


SITUAZIONE NUMERO DUE: "Il comizio improvvisato":
Una particolare nota di merito-nazismo va alla situazione che amo definire "il comizio improvvisato" ossia quel capannello di ritardati mentali, fermi come belle statuine e ciarlieri come gli uccellini all'alba delle notti d'estate che chiacchiera bellamente davanti alla porta di ingresso di un locale. In questi casi mi ritrovo con il pollice e l'indice della mano destra stretti sulla base del naso, qui veramente non capisco e non capiró MAI il perché, ogni volta che un bar ha un discreto numero di clienti serviti e da servire, si formi sto "comizio improvvisato" che, tutte le volte, mi costringe a condividere con il pavimento metà del mio drink.





SITUAZIONE NUMERO TRE, "Amici e parenti di ortopedici poveri":

Immaginatevi ora di essere sulle scale mobili, magari in una stazione, magari il giorno prima di un ponte primaverile (lo stesso dell'esempio numero uno), di fronte a voi c'è il parente di un ortopedico povero che, per aiutarlo in un momento di ristrettezze economiche, decide di farsi venire una paresi alle gambe subito dopo aver finito l'ultimo gradino della scala mobile rischiando di creare un bel tamponamento a catena tra i "passeggeri" che lo precedono. Io capisco che, magari, sapere da quale binario partirà il bel trenino che devi prendere è un tuo diritto imprescindibile e inderogabile ma ti prego, cerca di non farci ammassare tutti l'uno sopra l'altro fermandoti subito dopo la fine della scala mobile, ti prego.



SITUAZIONE NUMERO QUATTRO, "Il giocatore d'anticipo":
Siete sull'autobus/metro/treno, il numero dei passeggeri supera quello della Cina, siete schiacciati nella parte opposta alla porta d'uscita e, con l'avvicinarsi della vostra fermata, iniziate piano piano a farvi strada tra la folla fino a che non vi imbattete nel "giocatore d'anticipo", costui/costei, di norma ottocentenario e piuttosto corpulento, sta davanti a voi e si muove anch'esso/a verso l'uscita ILLUDENDOVI che scenderà insieme a voi alla prossima fermata....FALSO. Questo idiota sta solo avvicinandosi all'uscita perché scenderà otto fermate dopo ma, visto che l'autobus è pieno, ha solo ben pensato di portarsi avanti con largo anticipo e di andare in modalità provvisoria non appena le porte del mezzo si aprono per far scendere i passeggeri impedendo a voi di fare la stessa cosa. Il risultato sarà che voi rimarrete a bordo insieme a lui/lei e a tutti i Santi che avrete scomodato per la mancata discesa aumentando ancora di più il numero di passeggeri a bordo del mezzo.

La mia preghiera va ora a te, Dio della gente lenta: ti prego, prenditi una vacanza, INFINITA.
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