Il Vulcaniano scientifico: i luoghi più radioattivi sulla terra.

Nell'ampio panorama dell'immaginario fantascientifico, è possibile ritrovare una categoria più ristretta di fans che, pur seguendo le linee generali della corrente, sono attratti da un argomento che, per quante trasposizioni videoludiche e cinematografiche abbia avuto, resta purtroppo una realtà: il nucleare.

Dalla Seconda Guerra Mondiale, che ha visto mettere in pratica tutti gli studi sul nucleare, nel piano reale e fantascientifico si sono sempre più affermati  ipotetici scenari di guerre nucleari globali, grazie anche alla realtà concreta dei missili atomici della Guerra Fredda che minacciavano di trasformare da un giorno all'altro il mondo in un deserto di nubi tossiche e cenere. Questo, purtroppo, si è verificato, in scala minore, ad Hiroshima e Nagasaki. Inoltre, i vari disastri nucleari accorsi negli anni (in particolare Černobyl') hanno dato ulteriori suggestioni alla fantascienza, che ha prodotto delle vere e proprie opere cult all'interno dell'arte cinematografica e, in special modo, in quella videoludica. Coloro che hanno giocato a Fallout, la saga di S.T.A.L.K.E.R. (e magari visto anche il film, sebbene diverso dalle aspettative di molti), Metro 2033/Last Light e tanti altri, sanno a cosa mi riferisco.

Purtroppo tali opere si basano su fatti realmente accaduti. I luoghi dove quei disastri sono avvenuti portano ancora i segni del momento in cui la terrificante energia atomica, per errore o sadismo umano, si è sprigionata, rilasciando tutto il suo potenziale nocivo. E, come molti sanno, il tempo di decadimento, ovvero il lasso di tempo necessario ai nuclidi (nuclei atomici instabili o radioattivi) per diventare stabili, nel quale vengono emesse radiazioni ionizzanti (radiazioni abbastanza potenti da strappare gli elettroni dagli atomi) che sono più o meno pericolose per l'uomo, può durare anche milioni di anni.

Di conseguenza, molti luoghi sulla Terra sono ancora radioattivi e lo saranno per molto tempo ancora. Prima di scoprire quali sono, però, è necessario ripassare un po' di sottomultipli e unità del Sistema Internazionale. L'unità di misura della dose equivalente di radiazione nel Sistema Internazionale, misurata con il Sievert, è una misura degli effetti e del danno provocato dalla radiazione su un organismo. La dose equivalente ha le stesse dimensioni della dose assorbita, ovvero l'energia per unità di massa. Generalmente, si parla in termini di micro(μ) Sievert(Sv), dove il micro è un sottomultiplo comune del Sistema Internazionale (10^-6, cioè la milionesima parte: 1 μSv = 0,000001 Sv). Tuttavia, tenete presente che stare esposti per diversi minuti ad una dose di 2-3 Sv è sufficiente a farvi perdere i capelli, alterarvi geneticamente, creare emorragie e farvi svenire o vomitare; mentre a dosi superiori la morte è spesso assicurata. Ora che conosciamo questo, andiamo a caccia (con le adeguate protezioni!) dei luoghi più radioattivi della Terra:

1) Una banana.

Beh, sì; anche se non è un luogo. Una banana, generalmente, ha un'attività radioattiva pari a 0,1 
μSv poiché contiene potassio, una parte del quale è radioattivo.



PRAISE THE MIGHTY BANANA NUCLEAR LORD


2) La Terra stessa.

Sorprendente, no? Siamo a contatto con le radiazioni più di quanto noi crediamo: per tutta la nostra vita, infatti, siamo soggetti ad un fondo di radiazioni che la Terra emana. Tale valore si aggira tra gli 0,1 e 0,3 
μSv/h, pari a 2000 μSv all'anno. Tuttavia, nella città di Ramsar viene registrato il valore di fondo radioattivo più alto.


3) Hiroshima, Giappone.


Da quel fatidico 6 agosto 1945, a distanza di quasi 70 anni, si misura un valore come 0,3 μSv/h.


L'edificio al di sopra del quale venne fatta detonare la bomba atomica.


4) Interventi medici.

Naturalmente, quelli che utilizzano radiazioni ionizzanti sul precisi punti del nostro corpo, in particolare:

radiografia articolare0,01 - 1 mSv
tomografia computerizzata2 ~ 15   mSv
PET, tomografia ad emissione di positroni                                                                       10 ~ 20 mSv
scintigrafia10 ~ 20 mSv
radioterapia10 ~ 40 mSv

5) Trinity Site, Stati Uniti.

Questo luogo vide l'esplosione della prima bomba atomica. Dove esplose, c'è una stele che commemora l'avvenimento. L'area attorno alla stele misura circa 0.8 
μSv/h. Tuttavia, nella zona è presente un materiale particolare, unico al mondo e reperibile solo lì: la trinitite. Si trova sotto forma di piccoli sassolini, composti dall'erba e dalla terra che vennero fusi assieme nel momento dell'esplosione della bomba, che scatenò una vera e propria massiccia onda di fuoco. Il valore misurato dal contatore Geiger sul minerale è pari circa  2μSv/h.



Stele a Trinity Site, New Mexico.


6) Il laboratorio di Marie Curie, Francia.

Quel gran pezzo di donna per i suoi studi dovette stare a contatto con elementi radioattivi dei quali non conosceva la pericolosità. A dividere il suo ufficio e il laboratorio dove conduceva gli esperimenti c'erano solo un semplice muro e una porta, la quale ha una maniglia leggermente radioattiva: circa 1,5 
μSv/h.


7) Jáchymov, Repubblica Ceca. 

Questa città è particolarmente famosa poiché, fino alla fine della Prima Guerra Mondiale, era l'unico posto conosciuto al mondo ad avere alte concentrazioni di uranio nel sottosuolo, dove, infatti, venne aperta la prima miniera di uranio. Nel 1906 la città offriva cure termali al radon; divenne importante per il conferimento del Premio Nobel per la chimica a Marie Curie, la quale, esaminando un pezzo di pechblenda (uraninite), scoprì l'uranio ed isolò il radio e il polonio. Nella miniera, dalla quale oggi non si estrae più, si raggiunge un valore di 1.7 μSv/h.

8) L'aereo.


Incredibile, vero? Ebbene sì: l'atmosfera ci scherma contro le radiazioni. Man mano che prendete quota il livello di radiazioni aumenterà fino ad arrivare a circa 3 μSv/h all'altitudine media alla quale un aereo viaggia (circa 11.000 metri)


9) Centrale di Černobyl', Ucraina.


Tristemente conosciuta dopo il famoso disastro di Chernobyl nella notte del 26 aprile 1986, attorno alla centrale oggi si misura un valore di circa 5 μSv/h; più o meno la stessa quantità di radiazioni che vi becchereste con una radiografia ai denti. Tuttavia, i livelli di radiazioni sono così contenuti perché tutto il territorio circostante (un raggio di circa 30km dalla centrale) è stato 'sostituito' con nuovo cemento e nuova terra. Per di più, il sarcofago di cemento, sabbia e altri materiali che è stato costruito sopra il reattore ha contribuito a fermare i vapori tossici provenienti dal reattore scoppiato. Comunque, il sarcofago presenta crepe e la situazione all'interno del reattore non è così 'stabile' (perdonate il gioco di parole) come dovrebbe essere per garantire la sicurezza della struttura.



10) Fukushima, Giappone.


A quanto pare tra il Giappone e il nucleare corre parecchia ruggine. A seguito del terremoto/maremoto dell'11 marzo 2011, la centrale è stata soggetta ad una serie di gravissime complicazioni ad alcuni reattori. Come a Chernobyl, è stata creata una zona di quarantena attorno alla centrale, dove si misura una quantità di radiazioni di circa 10 μSv/h. Anche qui, il territorio circostante è stato 'asportato' per renderlo meno radioattivo.



La centrale dopo il disastro.


11) Ospedale di Pryp'jat', Ucraina.


Dopo il disastro, la zona adiacente alla centrale è stata evacuata. Nel perimetro era compresa la stessa città di Černobyl',  situata a 18km dalla centrale, di circa 500 abitati e la città di Pryp'jat', a circa 3km dalla centrale, nella quale abitavano più o meno 47.000 persone. È nell'ospedale di questa città che sono stati ricoverati i primi vigili del fuoco accorsi a spegnere l'incendio dopo la fusione del reattore. Naturalmente,  non si conosceva ancora la gravità del pericolo, per cui quei poveri cristi furono esposti a ingenti dosi di radiazioni, che nella maggior parte di casi hanno condotto ad una morte atroce i malcapitati. Quando si venne a sapere delle radiazioni, gli abiti dei pompieri furono buttati in una stanza, dove, solo sulla soglia della porta si arriva a misurare 500 μSv/h, mentre al suo interno, proprio vicino ai vestiti, un valore che oscilla tra i 1000 e 1800 μSv/h! Praticamente, in un'ora passata all'interno di quella stanza riceveremmo la stessa dose di radiazioni che il nostro corpo assorbe in un anno.



Scorcio della città abbandonata da quasi trent'anni.


12) La Stazione Spaziale Internazionale


Benché non si trovi propriamente sulla Terra, un astronauta, dopo essere stato per 6 mesi nella I.I.S. (International Space Station, in inglese), riceverebbe circa 80.000 μSv!


13) I reattori.


Non l'avreste mai detto, eh? Nel caso di Černobyl'infatti, una volta completato il sarcofago che richiudeva l'edificio del reattore n.4, i tecnici esplorarono ciò che era rimasto dell'edificio e scoprirono che il reattore si era fuso assieme al nocciolo, creando una palla di lava estremamente calda, densa, pesante e radioattiva, composta principalmente di cesio, plutonio e grafite che è colata nei livelli inferiori, creando un originale ammasso di materia che è stato denominato 'zampa di elefante'. All'interno del sarcofago si possono raggiungere temperature di 1000 gradi centigradi e una radioattività pari a circa 5 Sv/h o maggiore!




La stessa sorte è toccata (non si capisce se a causa delle radiazioni o meno) ad un robot mandato in esplorazione per tre ore nel nocciolo del reattore n.1 della centrale nucleare di Fukushima, dove si registrano valori di anche 20Sv/h. Sebbene il lasso di tempo sia stato breve, è riuscito a catturare immagini estremamente inquietanti.





Per chi fosse interessato, il seguente video spiegherà con più accuratezza l'argomento e avrà un supporto visivo maggiore:



Ricordo che questi sono i luoghi più radioattivi, non più contaminati! Per quello, basta cercare in Internet, dove è pieno di liste che elencano i posti più inquinati dalla radiazioni, come questa guida.

Allora, chi viene a farsi un giro con me a 
Černobyl'? Attenzione al Bruciacervella!



Per 'Il Vulcaniano' e per voi,
Lorenzo Naturale
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