Domande banali per gente profonda

Si sa che chi ama riflettere, pensare e curiosare, vede il mondo il modo diverso. E qual è il modo migliore di riflettere? Fare e farsi domande! I ragionamenti e le riflessioni diventano così complessi e complicati che, talvolta, siamo così impegnati a cercare di vedere il quadro intero che non ci accorgiamo dei particolari. Tutti ci facciamo certe domande sulla vita e sulla morte; tuttavia, solo alcuni, tipi davvero originali, riescono a cogliere l'importanza di quesiti eterni. Questi ultimi sono così abituati a cercare di rispondere a grandi domande, che quelle piccole e banali della loro quotidianità gli sfuggono di mano e non sono più in grado di rispondere. Ma quali sono queste domande? Eccone alcune!

1) "Come stai?"

Questa domanda è IL MALE. Davvero pensate che sia strano? Per qualcuno non è una domanda alla quale si può rispondere con facilità. Personalmente, quando me lo domandano, cambio discorso. Chi va oltre alle banalità e preferisce approfondire i discorsi deve stare molto attento alla sua espressione facciale e pregare che il suo interlocutore non sia troppo acuto (o interessato) per prestare attenzione ai nostri agognati tentativi di dare una risposta esaudiente senza dover affrontare mostrare i segni di un esaurimento nervoso. Del resto, c'è a chi basta guardare la partita in TV per tutta la vita per sentirsi realizzato e chi ha bisogno di ben altro.



2) "Che musica ascolti?"

Gli appassionati di musica mi capiranno. Dalla dubstep a Vivaldi, dai Behemoth a Cindy Lauper, da Patty Pravo a Stevie Ray Vaughan, dai Queen a Katy Perry, da Bix Beiderbacke alle canzoni folkloristiche nazionali, regionali o paesane; quanto avanti potrei andare? Spesso non tutta la musica che ascoltiamo ci piace; tuttavia, chi ha orecchio non rifiuta l'ascolto di nulla e prima di giudicare ascolta bene. Ciononostante, alla domanda, quest'ultimi probabilmente finiranno in preda alle convulsioni prima di darvi una risposta, se mai ve la daranno. Perché i limiti non piacciono a chi ha grandi orizzonti nella sua mente e nei suoi gusti.

3) "Che sport fai?"

Finché giocate a calcio o andate a nuoto nessun problema. Chi ha grandi domande, però, cerca di pensare e fare cose alternative; ciò si ripercuote anche negli sport e nell'attività fisica. Le difficoltà nascono quando gli sport cominciano ad essere un po' più complessi o meno frequenti, per l'appunto. Parkour, skateboard, tiro a segno, arti marziali particolari, scherma... rievocazione storica... insomma, quelle cose difficili da spiegare alle nonne. Inutile dire l'imbarazzo che si prova nello spiegare uno sport di cui la gente ha solo luoghi comuni o neanche la più piccola nozione.



4) "Cosa pensi di 'X'? / Come la pensi su 'Y'?"

Una delle più terribili domandi di circostanza. Ideale per affrontare una discussione approfondita, è però fatale quando posta senza reale interesse. Le persone che hanno a cuore certi argomenti o che semplicemente ripudiano la banalità si sentiranno quasi obbligate a rispondere in maniera critica e completa; contemporaneamente, una vocina dentro la loro testa gli dirà di fermarsi poiché sanno benissimo che tutto il loro sapere non potrà essere esposto e che, tutto sommato, non gliene frega niente a nessuno.

5) "Sei di destra, centro o di sinistra / Cosa voti?"

Non so se sia corretto parlare di "analfabetismo politico". La politica ai giovani fa paura. Non la capiscono, non se ne interessano oppure hanno giudizi e conoscenze sommarie. Per chi rifiuta le ideologie e odia etichettarsi sotto correnti politiche e pensa che la realtà politica sia ben più complessa e vada ben oltre il "mettere la X sul logo di chi grida di più", probabilmente l'ansia ed il disagio esistenziale che vi coglieranno nel rispondere alla domanda saranno paragonabili al dover andare a votare la domenica mattina dopo una sbronza colossale presa appena qualche ora prima.

6) "Sei credente?"

Per un credente, un ateo e un agnostico (o qualcuno a cui frega poco) sarà facile rispondere. "Sì / No / Non saprei" sono le risposte che rispettivamente danno le tre/quattro categorie citate sopra. Sono anche le risposte a cui la gente è più abituata. Ma se provano a rispondere un deista, qualcuno con una forte religiosità che però non professa alcuna religione oppure un qualche fanatico di religioni o culti esoterici o primordiali (qualche appassionato di Voodoo?) probabilmente la discussione potrebbe finire con uno sguardo vago da parte del vostro interlocutore o trasformarsi in una vera e propria discussione teologica.

GLORIA ALL'IPNOROSPO.
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